Negoziati CH-UE negli ambiti dell’agricoltura e della sicurezza alimentare
I sistemi alimentari stanno acquisendo sempre più importanza nel quadro della politica climatica internazionale. Sulla base della Strategia climatica per l’agricoltura e l’alimentazione 2050, la Svizzera si impegna a favore di sistemi alimentari resilienti e rispettosi del clima.
In questo contesto si pongono interrogativi importanti, come per esempio in che modo sia possibile ridurre le emissioni di gas serra e, al contempo, garantire la sicurezza alimentare. Occorre inoltre chiarire come sostenere gli agricoltori nella transizione verso un’agricoltura rispettosa dell’ambiente e adattata ai cambiamenti climatici.

Foto: UNFCCC
Agricoltura e sicurezza alimentare nei negoziati internazionali sul clima
L'Accordo di Parigi rappresenta un quadro importante per la politica climatica internazionale, laddove la sicurezza alimentare globale svolge un ruolo significativo. Tale Accordo mira, tra l'altro, a contribuire a migliorare la capacità di adattamento alle ripercussioni negative dei cambiamenti climatici nonché a potenziare percorsi di sviluppo resilienti a tali cambiamenti e a basse emissioni, senza mettere a rischio la produzione di derrate alimentari. Nell’ambito dei negoziati internazionali sul clima, da alcuni anni i Paesi discutono anche di temi inerenti all'agricoltura e ai sistemi alimentari. In questo contesto, non si tratta di definire obiettivi globali, bensì di elaborare una comprensione comune delle sfide e delle soluzioni più importanti, lanciando così un segnale a organizzazioni internazionali, istituzioni finanziarie e ai loro programmi, agli Stati membri, alle ONG e alle imprese.
In occasione della Conferenza delle Nazioni Unite sul clima tenutasi a Dubai (COP28) nel 2023 sono stati adottati obiettivi globali di adattamento. Uno di questi comprende sistemi agricoli e alimentari resilienti ai cambiamenti climatici e un accesso equo per tutti alle derrate alimentari. A tal fine attualmente si stanno sviluppando degli indicatori globali.
A giugno 2024 i Paesi si sono accordati su un calendario che illustra in che modo intendono attuare il programma di lavoro pluriennale su misure di protezione del clima nell'agricoltura e sulla sicurezza alimentare. In questo contesto, l'Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG) si è impegnato affinché venga tenuto in considerazione anche il ruolo della catena del valore e del consumo. Il primo passo verso l'attuazione di tale programma di lavoro è il portale online Sharm-el Sheik per lo scambio di informazioni relative a progetti, iniziative e strategie. Sviluppato alla COP29 svoltasi a Baku, offre ai Paesi, alle organizzazioni internazionali e alle ONG la possibilità di presentare buone pratiche e di annunciare potenziali collaborazioni e finanziamenti.
Una dichiarazione per sistemi alimentari resilienti
Un'altra importante pietra miliare posta alla COP28 tenutasi a Dubai è stata la firma da parte di 160 Paesi di una dichiarazione per un'agricoltura sostenibile, sistemi alimentari resilienti e la protezione del clima (COP28 UAE Declaration on Sustainable Agriculture, Resilient Food Systems, and Climate Action). Si tratta della prima dichiarazione a livello ministeriale in materia di sistemi alimentari e clima adottata in occasione di una conferenza internazionale sul clima.
Pur non essendo uno strumento giuridicamente vincolante, gran parte dei Paesi ha così riconosciuto il ruolo significativo dei sistemi alimentari nella lotta ai cambiamenti climatici e nell'adattamento ai suoi effetti. In particolare, ha individuato le correlazioni tra clima e biodiversità e sottolineato la necessità di impostare misure pubbliche, sovvenzioni e altri investimenti in modo da supportare la riduzione delle emissioni di gas serra e contrastare la perdita di biodiversità.
Inoltre, i Paesi firmatari si sono impegnati a includere l'agricoltura e i sistemi alimentari nelle proprie strategie nazionali rilevanti dal punto di vista del clima e della biodiversità. In occasione della COP30 del 2025 a Belém, in Brasile, verrà tracciato un bilancio intermedio degli sforzi compiuti.
In quanto co-presidente del One Planet Network Sustainable Food Systems Programme (OPN SFSP), l'UFAG ha collaborato alla stesura di questa dichiarazione fornendo input sul suo contenuto. L'OPN SFSP è un partenariato multistakeholder che mira ad accelerare la transizione verso modelli di consumo e di produzione più sostenibili lungo l'intera catena del valore. Ai sensi della dichiarazione firmata alla COP28, un gruppo di lavoro dell'OPN SFSP sostiene i Paesi nella promozione di strategie nazionali per il potenziamento di sistemi alimentari sostenibili in linea con obiettivi globali in materia di clima e biodiversità.
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